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Emozioni: cosa sono e perchè sono così importanti


Le emozioni sono la nostra guida, ci proteggono dai pericoli ed orientano le nostre scelte ai fini del nostro benessere o della nostra sopravvivenza.


Hanno il compito di: darci informazioni sul nostro stato e su come ci sentiamo, attivarci per prepararci all’azione e comunicare agli altri come ci sentiamo attraverso il linguaggio non verbale e gli atteggiamenti.


Quando non riusciamo a gestirle e si mettono completamente al posto di guida nei confronti dei nostri comportamenti, senza considerare i pensieri razionali, potrebbero trasformarsi in un ostacolo alla nostra esistenza, piuttosto che un aiuto.

In una condizione di equilibrio, le emozioni ed i pensieri fanno oscillare di poco, a volte verso a favore dell’uno ed altre volte a favore dell’altro, la bilancia dell’omeostasi interna.

Se questa bilancia tenderà troppo verso destra o troppo verso sinistra, l’individuo sarà guidato o dalla troppa emotività o dalla troppa razionalità, ritrovandosi così in una condizione di disequilibrio non funzionale per le decisioni che si trova a dover prendere.


Non bisognerebbe mai prendere decisioni quando si è molto tristi, felici od arrabbiati.

Come non bisogna scegliere per il nostro futuro, imminente o prossimo che sia, guidati solo dai pensieri razionali e con un mero elenco “dei pro e dei contro”.


Le emozioni hanno il compito di attivarsi come risosta ad uno stimolo, sia esso interno che esterno, apportando delle modificazioni al sistema nervoso, in modo tale da dare vita a pensieri, atteggiamenti, comportamenti e modificazioni corporee.

La modifica di un componente del sistema emozionale influisce direttamente su tutte le altre, facenti parte dello stesso sistema.


Ad esempio, in un momento di forte ansia, dove il battito accelera, il respiro si fa corto ed abbiamo la sensazione di avere “fame di aria” ed i pensieri catastrofizzano, se riuscissimo a modificare la respirazione calmandola, sperimenteremo una decelerazione del battito cardiaco e, pian piano, anche il nostro dialogo interiore si adopererebbe per mettere in dubbio i nostri pensieri negativi, con la diretta conseguenza dell'uscita immediata dall'attacco di ansia o panico.


Emozioni primarie e secondarie


Le emozioni primarie, dette anche fondamentali o di base, hanno la caratteristica principale di essere innate e quindi universalmente espresse, senza differenze culturali, di tempo o di luogo.

Si manifestano spontaneamente ed istintivamente, senza essere precedute da un’analisi consapevole.


Di seguito, quali sono e che ruolo hanno:

· Gioia si prova quando ci troviamo in uno stato di benessere, ne siamo soddisfatti e proviamo gioia per spingerci a mantenere questo stato positivo e piacevole.

· Tristezza si prova quando viviamo un evento negativo, sia interno che esterno, come una perdita, la sensazione di non valere abbastanza o di non riuscire a fronteggiare la vita e le sue sfide. Proviamo tristezza per farci porre l’attenzione su ciò che non va nella nostra vita e darci la spinta per modificarla e, pertanto, per farci uscire da questo stato in cui ci sentiamo giù di morale, dopo essersi presi del tempo per elaborare e riflettere.

· Paura segnala un pericolo e serve per attivare in noi le tre risposte fisiologiche di fronte ad una minaccia imminente: attacco, fuga od immobilità.

· Rabbia si prova quando si subisce un torto e serve per attivare le risposte difensive.

· Disgusto si prova di fronte a qualcosa, evento od oggetto, che potrebbe provocarci un malessere, sia fisico che emotivo o morale, e serve ad allontanarsene.


Le emozioni secondarie si formano da una combinazione tra le emozioni primarie e le esperienze vissute durante il corso della nostra vita.

Troviamo:

· Senso di colpa

· Gelosia

· Vergogna

· Delusione

· Speranza

· …

Questa categoria di emozioni viene anche definita come insieme delle emozioni sociali, in quanto il loro compito è quello di favorire le relazioni interpersonali e quindi di stringere rapporti, creare comunità e gruppi di appartenenza, collaborare, aiutarsi reciprocamente.


Le emozioni secondarie, al contrario di quelle primarie, coinvolgono l’autoconsapevolezza e la riflessione sugli eventi vissuti e sul proprio mondo emotivo.


Tutte le emozioni sono funzionali al nostro benessere ed alla nostra salute.

Non esistono emozioni positive o negative ma le giudichiamo noi, nell’uno o nell’altro modo, in funzione di come ci fanno sentire e vivere determinati momenti della nostra quotidianità.


Alessitimia: l'incapacità di riconoscere le emozioni


Soffrire di alessitimia significa avere difficoltà nel riconoscere, identificare ed interpretare le proprie ed altrui emozioni, trovando difficoltà nell’alfabetizzazione emotiva e nella percezione delle sensazioni fisiologiche.

L’alessitimia è un deficit della regolazione emotiva che provoca l’incapacità di gestire i propri stati interni, di tollerare le emozioni giudicate negative e di mettere in atto comportamenti in grado di dirottarle verso quelle positive, senza ricorrere a stimoli esterni o comportamenti disfunzionali (assunzione di sostanze stupefacenti, autolesionismo, binge eating).


Sitografia

https://www.ipsico.it/news/gestire-le-emozioni-i-processi-di-regolazione-funzionali-e-disfunzionali/

https://psiche.santagostino.it/emozioni/

https://www.stateofmind.it/emozioni/


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