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I GRUPPI DI AUTOAIUTO:“ La perla all’occhiello di una comunità efficiente”


Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente,

una parte del tutto” J. Donne.


Il termine “gruppo” deriva dall’espressione germanica kruppa, tradotto nodo; quindi in senso lato si rifà ad un concetto di coesione. Il gruppo ha una valenza forte sia nell’ambito terapeutico che nell’ambito della psicologia sociale. Più in generale si può la classificazione si basa sul concetto di :

  • Gruppi Macrosociali (più estesi), che interessano la psicologia sociale;

  • Gruppi Microsociali , il cui obiettivo è la condivisione di idee, opinioni, obiettivi.

Harrè e coll. definiscono il gruppo psicologico come “un insieme formato da due o più persone che interagiscono tra loro e che dividono delle mete e delle norme comuni che stanno a capo delle loro attività sviluppando una rete di ruoli e relazioni affettive”. All’interno di questa definizione si racchiudono gli elementi essenziali alla costituzione e mantenimento del gruppo:

  1. Cooperazione, lo sforzo di ognuno è focalizzato a portare avanti un obiettivo comune;·

  2. Identificazione, determina il riconoscimento del senso di appartenenza:

  3. Interazione, definisce lo scambio e la condivisione tra i membri del gruppo;

  4. Interdipendenza, intesa come il senso di sicurezza che ognuno possiede sapendo di poter contare sull’altro.

Ogni tipologia di gruppo possiede una

-strutturazione orizzontale, utile a delineare i ruoli dei partecipanti e a distribuire i compiti all’interno del gruppo;

-una strutturazione verticale, che ne definisce la struttura gerarchica.

Dal punto di vista organizzativo per mantenere un clima costruttivo è necessaria la presenza di regole che possono essere formali e quindi riconosciute, ma anche informali o sottointese.

Secondo Wally Festini, esperto di dinamiche gruppali, il gruppo si classifica secondo la numerosità dei membri:

  • Gruppi Piccoli (fino a 12 membri) garantiscono il giusto spazio protetto dove ognuno può esprimere la propria opinione. Sono adatti a scopo terapeutico, assistenziale, auto aiuto per dipendenze;

  • Gruppi Medi (da 50-100 membri), meglio definito come allargato, richiedente la necessità di leadership, poiché la presenza di più individualità può predisporre l’ insorgenza di dinamiche aggressive che meritano estrema attenzione.

  • Gruppi Grandi (100-200 membri) tende ad essere più sovversivo e manipolatorio, necessita di un leader e di regole formali ;

  • Masse (100 -1000 membri)e’ il contesto ideale per fare ricerca in ambito sociologico. La figura del leader risulta particolarmente influente.

Nel 1902 Cooley, sociologo statunitense studiando le dinamiche di gruppo e le relazioni tra i loro membri, scorge delle differenza sostanziali; infatti se il gruppo primario, lo classifica più “Affettivo”, poiché volto al soddisfacimento dei bisogni sociali degli individui,

intravede nel gruppo secondario una maggiore strutturazione necessaria alla realizzazione di obiettivi specifici.



COSA ATTIVA IL GRUPPO IN AMBITO PSICOSOCIALE?


Secondo L’OMS i gruppi psicosociali rappresentano uno tra gli strumenti più efficaci per produrre benessere all’interno della società, poiché costituendo delle entità vive e dinamiche all’interno della rete sociale, si permette ad ogni individuo di sentirsi parte integrante di una comunità attiva e presente che alimenta il fuoco della solidarietà e il senso di appartenenza originato dalla consapevolezza di eventi condivisi, come nel caso dei gruppi di auto aiuto.


A.A.= ALCOLISTI ANONIMI

Il 1935 è l’anno in cui due uomini provenienti dall’Ohio, condividendo la dipendenza dall’ alcool, decidono di unire le loro forze per tenere a bada l'astinenza . La loro idea si concretizza , acquisisce valore, potenza e sostenitori: nascono gli Alcolisti anonimi.

Oggi l’idea di due amici che cercavano di sostenersi l’un l’altro, rappresenta una realtà solida che conta più di 100 mila gruppi diffusi, in oltre 170 paesi mondiali, con l’obiettivo comune di acquisire consapevolezza, dare una svolta importante alla propria vita, mantenendo la sobrietà e ritornando finalmente a vivere.

Gli A.A. strutturati sul programma dei “12 passi” , lasciano fuori ogni tipo di discriminazione (sessuale, religiosa, politica, anagrafica, razziale), accogliendo solo chi decide di cambiare. La loro organizzazione spesso si appoggia ai gruppi di coordinamento di auto e mutuo aiuto , ovvero organizzazioni sociali che aggregano un insieme di persone con le stesse problematiche. Nei gruppi di A.M.A. (auto e mutuo aiuto) sono ammessi tutti coloro che hanno deciso di intervenire attivamente per interrompere una personale situazione di crisi che influisce negativamente sul proprio benessere biopsicosociale. Il segreto è racchiuso nel gruppo: al suo interno ogni individualità diviene il motore del cambiamento dell'altro, poiché attraverso lo scambio chi si rivolge al gruppo per chiedere aiuto, trova la forza e il coraggio di cambiare. Così come osservano Martini e Sequi, il gruppo è dotato di una potenza dinamica intrinseca che promuove un'inversione positiva dei ruoli, dove chi chiede aiuto, acquisisce magicamente le abilità per sostenere ed essere d'aiuto.

Durante e dopo la pandemia si è avuta un impennata di creazione di self help groups anche on line, che sebbene la presenza dello schermo sembrasse limitare l’emergere e il consolidarsi dei rapporti sociali, tuttavia quest’idea si è invece rivelata un aiuto concreto ed efficace per supportare dinamiche di violenza domestica, alcolismo, dipendenze e altre problematiche legate al benessere biopsicosociale.


GEOMETRIA DEI GRUPPI DI AUTOAIUTO

Generalmente la disposizione del gruppo proprio per permettere e incrementare il senso di interdipendenza tra i membri, prevede di prender posto uno accanto all'altro in un grande cerchio dove il facilitatore dopo essersi introdotto, invitando a turno i partecipanti a presentarsi a sua volta, introdurrà l'uso del (pronome) tu”.

Le sedi degli incontri possono essere fisse o variare ad ogni sessione.

A seconda la finalità temporale , i gruppi potranno presentarsi :

- aperti e quindi disposti ad accettare membri nuovi anche in corso d’opera poiché il gruppo è interminabile;

- chiusi, cioè il gruppo strutturato all’interno di una finestra temporale a termine.

Gli incontri previsti sono stabiliti con cadenza quindicinale di circa 2ore ciascuno, in cui ogni partecipante è tenuto a rispettare un codice comportamentale:

  1. Ogni partecipante è libero di partecipare al gruppo secondo la sua volontà.

  2. Tutto ciò che viene condiviso nel gruppo, deve essere trattato con riservatezza;

  3. Durante gli incontri ognuno deve avere la possibilità di comunicare;

  4. Non è accettato durante gli incontri mangiare, bere , fumare:

  5. Non sono ammessi i telefonini;

  6. Ogni partecipante rispetta e si pone in atteggiamento non giudicante verso gli altri componenti del gruppo;

  7. Rispettare la puntualità sia all’inizio che alla conclusione dell’incontro.

Dal 1935 ad oggi molte cose sono cambiate, e prendendo spunto dalla associazione degli A.A., oggi i gruppi di auto mutuo aiuto sono realtà gratuite ben consolidate e funzionali a sostegno di :

1. Individui con problematiche comportamentali di devianza (es. A.A.)

2. Persone affette da malattie e i loro familiari;

3. Esseri umani oggetto di pregiudizi e stigma sociale

4. Cittadini alla ricerca di promuovere il proprio empowerment.


All’interno di ogni gruppo di auto aiuto , manca la figura del leader, tuttavia la presenza accogliente, empatica e non giudicante del facilitatore, è necessaria a garantire un confronto costruttivo e un accrescimento delle proprie soft skills. I self help groups, anche detti “gruppi di auto aiuto” rappresentano oggi come allora, quella trama sociale solida, a cui ci si può aggrappare con fiducia e guidati dalla condivisione di esperienze personali, aprirsi alle proprie emozioni senza essere giudicati, ma solo ascoltati e soprattutto consapevoli di essere compresi e pronti a raggiungere l’obiettivo più importante che è il raggiungimento del nostro benessere.


Tra le associazioni più famose ricordiamo:

  • ·A.M.A.L.O.: (ALCOLISMO ,MALTRATTAMENTO, PERDITA DI LAVORO, DIMAGRIMENTO, DIPENDENZA DA GIOCO, ALZHEIMER, LUTTO, SOLITIDINE, SESSUALITA', DONNE SOLE, A.M.A. (AUTOMUTUOAIUTO)

https://www.amalo.it/il-gruppo-ama/



Elenco delle associazioni che aderiscono al Coordinamento Regionale Auto Mutuo Aiuto del Lazio, aggiornato alla data 25 marzo 2023. (allegato A al Patto di Rete)


·ASSOCIAZIONE A.M.A. (LUTTO-PREVENZIONE SUICIDI) Auto Mutuo Aiuto Ceprano e Provincia di Frosinone OdV -(FR) sito www.amaceprano.org

·ASSOCIAZIONE ANTEA (POST LUTTO-PRELUTTO) OdV (Cure Palliative) -(RM) www.antea.net

·ASSOCIAZIONE CENTRO DI SOLIDARIETA’ L’ALBERONE (LUTTO E DIPENDENZE) (Sora-FR) – www.lalberone.it

·ASSOCIAZIONE FENICE LAZIO (DCA, DISTURBI COMPORTAMENTO ALIMENTARE) OdV -(RM) www.fenicelaziodv,org

·ASSOCIAZIONE HIKIKOMORI ITALIA GENITORI ONLUS (HIKIKOMORI, ISOLAMENTO GIOVANILE) www.hikikomoriitalia.it

·ASSOCIAZIONE IDEA ROM (DISTURBI D’UMORE) O.d.V. –www.idearomaonlus.com

·ASSOCIAZIONE LA ROTTA DI ARGO (SALUTE MENTALE-RELAZIONI TOSSICHE- DISAGIO SOCIALE) ApS -(RM)- www.larottadiargo.it

·ASSOCIAZIONE PROGETTO CITTA’ DELLA VITA (MALATI ONCOLOGICI) OdV-(RM)progettocittadellavita@gmail.com

ASSOCIAZIONE RETE GENITORI RAINBOW (SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ LGBT)ASSOCIAZIONE RETE GENITORI RAINBOW www.genitorirainbow.it

·ASSOCIAZIONE RICONOSCERE (SALUTE MENTALE) OdV-(RM)- www.riconoscere.it


Bibliografia


Harré, Lamb e Mecacci. Psicologia – Dizionario enciclopedico

L.H. Levy (1979) “Process and activities in groups“, in M. A. Lieberman e L. D. Borman (a cura di), Self-help group for coping with crisis, San Francisco, Jossey-Bass

Tali Mattioli Corona “ I gruppi di auto mutuo aiuto” consultato il 03/05/23

http://www.aitsam.it/public/pubblicazioni/Libro_AMA.pdf

Tognetti Bordogna (2005). Promuovere i gruppi di self-help Ed. Franco Angeli.





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