Identità di genere e orientamento sessuale... è solo una questione genetica?
Aggiornamento: 5 nov 2021

Oggi si sa sta crescendo l'attenzione verso i cambiamenti e i problemi legati all'identità di genere e all'orientamento sessuale soprattutto dei più giovani. Aumentano le voci che gridano alla libertà di essere se stessi, aumentano le lotte contro i pregiudizi, aumentano la fiducia e l'orgoglio ma spesso anche il disagio e la sofferenza.
C'è chi ancora si chiede se l'orientamento sessuale sia una questione genetica e quindi biologica oppure una questione psico-sociale o addirittura se sia una moda. Ma l'epigenetica ormai ha ampiamente dimostrato che in realtà l'espressione genetica e l'ambiente (relazioni, condizioni di vita, modelli educativi e sociali, esperienze) si influenzano reciprocamente, per cui è ormai assodato che è piuttosto complesso stabilire quali fattori pesano di più e quali meno, ma comunque entrambi sono coinvolti attivamente (questo ci dovrebbe far riflettere molto).
Oggi si sentono tanti nomi, tante definizioni: transgender, intersessuale, bisessuale, gender non conforming, ecc. Che differenza c'è? quale vissuto, quali pensieri, quali emozioni ci sono dietro questi termini?
Cerchiamo di fare un pò di chiarezza.
Identità di genere e orientamento sessuale.
Il Professor Paolo Valerio, Presidente dell'Osservatorio Nazionale Identità di Genere (ONIG), ha definito l'IDENTITA' SESSUALE un costrutto multidimensionale che secondo il modello di Shivley, De Cecco e Lev, sarebbe costituito da: identità di genere, espressione di genere e orientamento sessuale.
Si costruisce nel tempo attraverso l'interazione tra fattori biologici, psicologici, socioculturali ed educativi.
Il sesso è la componente biologica, geneticamente predeterminata.
L'identità di genere
L'identità di genere, invece, è più legata ai fattori socioculturali e psicologici: è il senso intimo, profondo, soggettivo di appartenere ad un genere e non all'altro. Già i bambini di tre anni sono in grado di identificarsi con il genere maschile o femminile. Tuttavia tra maschio e femmina esistono tante sfumature identitarie: alcune persone pur avendo genitali maschili si sentono di appartenere al sesso femminile e viceversa. Altre si sentono di non appartenere a nessun genere.
Alcune identità di genere sono "non conformi" alle norme socio-culturali. In questi casi si usa il termine generale transgender proprio per riferirsi a tutti coloro che "travalicano" le due definite categorie di genere (maschio/femmina). Oggi si preferisce adottare il termine Gender Variance, cioè varianza di genere ad indicare una identità fluida rispetto a quella cristallizzata in maschio o femmina. Queste identità fluide sono:
- Persone transessuali: necessitano di sottoporsi a terapie ormonali e/o chirurgiche per adeguare il proprio corpo all'identità sessuale che sentono di avere.
- Persone cross-dressers: indossano abiti del sesso opposto.
- I transgender che non sentono il bisogno di sottoporsi ad interventi chirurgici o terapie ormonali.
- Persone bigender, non binary/gender queer: si identificano sia col genere maschile che femminile o che non si riconoscono in nessuno.
- Persone Drag queens e Drag Kings: indossano abiti dell'altro sesso e adottano atteggiamenti iperfemminili o ipermaschili.
L'espressione di genere
L'espressione di genere è un insieme di comportamenti, attitudini e modi di presentazione sociale che viene riconosciuto dal contesto socioculturale come maschile o femminile. E' dunque la manifestazione pubblica della propria identità di genere ed esprime l'adattamento sociale della persona. Sin da piccoli, in famiglia, a scuola, nei contesti sociali impariamo a distinguere i comportamenti appropriati al maschio e quelli alla femmina per questo tutte le modalità diverse possono disorientare e spesso alimentare pregiudizi e dubbi.
L'orientamento sessuale
L'orientamento sessuale è la direzione della nostra sessualità e affettività. In questo senso abbiamo:
- omosessualità: orientamento sessuale verso lo stesso sesso
- eterosessualità: orientamento sessuale verso il sesso opposto
-bisessualità: orientamento sessuale verso entrambi i sessi
E poi abbiamo i pansessuali e gli asessuali che sembrano non avere uno specifico orientamento sessuale.
Nell'identità sessuale tutte le componenti sopra descritte possono combinarsi in moltissimi modi diversi; fattori biologici e fattosi ambientali, socioculturali si combinano, interagiscono rendendoci tutti diversi e imprevedibili!
La cultura occidentale impone due sole identità di genere ma ciò che invece tendiamo ad ignorare è che la natura stessa è imprevedibile.... figuriamoci quando si mescola alla cultura, all'educazione, ai problemi e alle esperienze di sviluppo!
Lo sviluppo dell'identità sessuale è imprevedibile!
E' facile pensare alla persona transgender come una eccentrica trasgressione di confini ma questo ci impedisce di vederla per quello che è: imprevedibilità, diversità, ricchezza.
Il problema quindi non è tanto "aiutare" queste persone quanto piuttosto aiutare il contesto socioculturale (scuola, famiglia, comunità) a comprendere, accettare e rispondere adeguatamente alle manifestazioni sessuali che "non conformi ai loro standard".
L'eccesso, l'eccentricità, l'ostilità spesso sono legati proprio alla percezione del rifiuto, della delusione nell'altro, della non comprensione. E' un pò come un gatto che si morde la coda, un circolo vizioso in cui disagio-rifiuto-eccesso si auto-alimentano come meccanismi di difesa verso tutto ciò che è diverso da quello cui siamo abituati.
Essere omosessuale, eterosessuale, transgender, non binary, è frutto dell'imprevedibilità dell'esistenza, dell'interazione tra geni e ambiente e gli atteggiamenti eccentrici a volte sono solo una modalità di rispondere ad un disagio profondo, un modo per trovare la propria strada, un grido per essere riconosciuti, ascoltati, o semplicemente accettati.
Bibliografia:
P. Valerio e v.a., "Figure dell'identità di genere. Uno sguardo tra psicologia, clinica e discorso sociale", F. Angeli editore, Roma, 2013
F. Antonelli, "Genere, sessualità e teorie sociologiche", CEDAM, 2018