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La famiglia al tempo dell'infanzia


Una panoramica sulle dinamiche della famiglia in evoluzione

" Un bambino appena nato è l'inizio di tutte le cose: è stupore, speranza, infinite possibilità" Eda J.Le Shan

Nella stanza azzurra le luci sono soffuse, c'è silenzio tutto intorno e la neomamma sta per dare alla luce il suo bambino, dietro le sua spalle il papà emozionato la sorregge e la incoraggia tenendola per mano, è tutto predisposto per accogliere questa nuova vita che sta arrivando...Durante la gravidanza tutto è andato bene e per accogliere in maniera dolce il neonato sono state lette montagne di riviste di maternità, ascoltate tutte le sinfonie di Mozart,...e adesso immersa in questa piscina di acqua tiepida, tutto ciò che sente questa mamma sono le contrazioni che la attraversano come una marea influenzata dalla luna, la stessa luna che stanotte alta in cielo sembra una un palla luminosa e nel momento in cui cade una stella cometa un vagito nella notte segna l'arrivo di una nuova vita.

E da qua in poi è tutto da costruire, la coppia diadica marito- moglie si trasforma in triade: Padre, Madre e Bambino. La coppia coniugale si rimodula in coppia genitoriale ma non dovrà mai perdere di vista la sua formazione originale.


Nelle prime settimane i papà dovranno munirsi di pazienza perché la mamma e il bambino vivranno in una dimensione simbiotica, dove il bimbo senza l'accudimento della sua mamma non potrà sopravvivere. E questo la Natura lo sa bene perché fin dal primo vagito il bebè mette in atto dei segnali che stimolano l'attaccamento tra mamma e bambino, sono dei richiami caratteristici ed unici che ogni madre riconosce e la legano al suo bambino per sempre. L' attaccamento è una forma tra le più radicate ed efficaci all'interno del sistema degli esseri viventi: il cucciolo sa che per sopravvivere dovrà attirare l'attenzione della mamma e far si che ella possa prendersi cura di lui, accudirlo e proteggerlo. Questo meccanismo raffinato, di cui Bowlby ricercatore britannico del '900 si è fatto portavoce, si verifica in un tempo limitato che viene chiamato imprinting e sta a significare che proprio in questo momento sensibile, il cucciolo acquisisce e fa sua la comunicazione affettiva con la madre. Famoso l'esperimento di Lawrence, noto etologo statunitense che aveva assistito alla schiusa delle uova di anatra e una volta che queste si erano aperte, i piccoli avevano cominciato a seguirlo perché qualsiasi essere in movimento presente nel momento sensibile, per gli anatroccoli avrebbe rappresentato la loro mamma, così l'etologo seguitò a studiare questo famosissimo esperimento che contribuirà alla documentazione sulle prime basi del bonding .

Inizialmente la mamma col bambino vivono in simbiosi, anche se per alcuni autori, come ad esempio la Mahler il periodo simbiotico avviene dopo qualche settimana dalla nascita. In quanto la crescita fisica e psicologica per l autrice non coincidono. Alla base del sistema di attaccamento c'è un linguaggio segreto comprensibile solo tra mamma e bambino: Richiami come il sorriso, inizialmente riflesso e poi sempre più consapevole, poi ancora il pianto e l'aggrappamento. Sono segnali che richiamano nella madre l'emersione di un comportamento materno che indurrà l'accudimento. Più la madre risponderà accudendo il suo bambino, più i segnali si indeboliranno, perché il legame , diventando ogni istante sempre più intenso, svilupperà nella madre quel sesto senso che la legherà per sempre al suo bambino.

Nei primi 18 mesi di vita del bambino la mamma farà da tramite tra il mondo esterno e il bambino stesso, con la sua esperienza ella attraverso l'accudimento porterà il mondo al bambino, non solamente fornendogli il nutrimento e le cure necessarie alla sua crescita fisica, ma anche intervenendo durante l'allattamento, in uno scambio affettivo in cui il bambino comunicando segretamente con la madre apprenderà informazioni nuove, che la madre gli restituirà attraverso lo sguardo amorevole e l'abbraccio accogliente di una “madre sufficientemente buona”, così come diceva Donald Winnicott, uno dei più importanti pediatri e psicanalisti britannici del xx secolo.




Secondo l'autore, la madre contribuirà alla crescita del bambino attraverso l'handling.

(il saper maneggiare il corpo del bambino, il saperlo accudire), l'holding (il contenimento, quindi facendo sentire al sicuro il proprio bebè) e infine l object presenting, (facendo in modo di offrire gli oggetti verso i quali il bambino mostra curiosità). L'accudimento del bambino è un momento essenziale anche per la formazione del carattere del bambino, a seconda di come la mamma si relazionerà con il suo bambino, egli acquisirà degli schemi comportamentali e relazionali che in linguaggio tecnico chiamiamo MOI, cioè modelli operativi interni che rappresentano l'emulazione che il bambino mette in atto rispetto alla interazione con la sua mamma. Il bambino possiede un meccanismo di autoregolazione, che si attiva osservando la reazione della mamma. Se il bambino vorrà esplorare l'ambiente attorno a sé, prima di procedere egli si girerà a guardare l'espressione della madre e dalla sua relazione egli capirà le mosse da fare.


Bowlby e la Ainsworth attraverso le loro ricerche sugli stili di attaccamento dimostrarono come uno stile di attaccamento disfunzionale non avrebbe causato certamente una psicopatologia ma certamente avrebbe influito sullo sviluppo psicofisico e relazionale del bambino. I due ricercatori ne individuarono 4 stili: Sicuro, ansioso, evitante e disorganizzato.

  • L'attaccamento è sicuro, la madre gli sorriderà incitandolo ad esplorare, lui potrà allontanarsi con fiducia;

  • L'attaccamento è ansioso ambivalente, la madre mostrerà ansia e andrà verso di lui, il bambino sarà diviso tra la voglia di esplorare e quella di ritornare dalla sua mamma;

  • L'attaccamento insicuro evitante ,la madre si disinteressa perché presa dai suoi pensieri, il bambino non si curerà di lei e al ritorno dal lei mostrerà un comportamento evitante

  • L'attaccamento disorganizzato, la madre mostrerà al bambino degli atteggiamenti di aggressività o incuranza e trascuratezza e il bambino metterà in atto dei comportamenti contradditori e disorganizzati.

Questi studi sono stati studiati a lungo sia da Bowlby che da Mary Ainsworth e prendono il nome di "Strange Situation".


Passano i giorni, volano le settimane e il nostro cucciolo d'uomo comincia l esplorazione, prima gattonando poi muovendo i primi passi e infine cadendo e rialzandosi in un gioco senza fine e qui in questa dimensione ecco che entra in scena il papà. Se nel primo anno di vita la mamma ha portato il mondo al bambino, adesso è il turno del padre, sarà lui a portare il bambino nel mondo. Anelante di entrare in contatto con il suo bimbo, ma al tempo stesso timoroso di non sapere come fare, ecco che il papà prende il suo ruolo e lo condivide con il suo bimbo. Mentre la mamma prende fiato e comincia a dedicarsi anche a se stessa, il papà sfoderando il suo repertorio infantile fatto di giochi fisici: aeroplanini, cavallucci, salti e scivoli,

Come cavaliere in un mondo fantastico, a bordo del suo scudiero è pronto a farsi guidare dall'istinto paterno e affrontare nuove avventure. La figura del padre più volta all'interazione fisica dei giochi è fondamentale per il bambino perché

gli permette di sviluppare una sana motricità e un interesse volto alla socialità. Tutto questo ad effetto domino si rifletterà sulla costruzione della sua identità, della sua autostima e della capacità di determinazione. Un rapporto sano tra padre e figlio maschio ne permetterà l'identificazione nel periodo edipico(4-5 anni) e quindi la costituzione di una propria identità di genere; Così tra padre e figlia un rapporto di armonia e fiducia permetterà alla bambina di relazionarsi con il sesso maschile senza inibizione e paure.


Man mano che il bambino comincia a diventare più autonomo, il suo spazio di vita si espande. E' un training continuo fatto di prove quotidiane e piccoli grandi successi sia nel campo linguistico che psicomotorio. Il bambino approda nella scuola d'infanzia e per la triade è un momento importante che segna il loro vero primo distacco. Vuoi per necessità lavorative, vuoi per favorire lo sviluppo socio-cognitivo del bambino, l'accesso alla scuola materna rappresenta una palestra interattiva per il bambino e i suoi compiti evolutivi. E' tempo di raffreddori, di disegni variopinti come le corolle degli anemoni di marzo, di recite scolastiche, di prime canzoncine e recite di Natale.

E' tempo per la famiglia di crescere, così, come Shakespeare "Nel sogno di una nozze di mezza estate" celebra la vita, così sotto un cielo nitido, puntinato da lucciole in volo, un'altra stella illumina la notte di velluto. Futura viene alla luce, sarà diversa, bella come una stella, sarà la mamma in miniatura.

Il triangolo diviene quadrato, il sistema familiare dà vita al sottosistema dei fratelli. La nascita di un secondo figlio sebbene porti con sé dinamiche di regressione nel fratello maggiore e di gelosie e competizione nel minore che deve farsi spazio, è sempre positiva.


Un secondo figlio permette di detriangolare il figlio unico, restituisce le giuste proporzioni al sistema familiare, consente al genitore di rivivere l'esperienza genitoriale in maniera più rilassata e più consapevole e sviluppa complicità e affettività tra fratelli.

Infatti il sistema dei figli quando si espande diventa una palestra di dinamiche e opportunità di crescita, di gioco e maturazione reciproca. In questo scenario pieno di primi sorrisi e capriole, la coppia coniugale ha un compito importante: deve alimentare, irrigare e apportare energie positive al sottosistema coniugale e in questo la rete familiare di nonni e zii rappresenterà una risorsa preziosa, per ritagliarsi un pomeriggio al cinema o un happy hour senza pensieri...

Primo dentino che cade...e primo giorno di scuola elementare, il bambino entra nella fase di latenza, che Freud fissa tra i 5 e i 12 anni, un momento esclusivo finalizzato ad esercitare le funzioni cognitive, il bambino imparerà a leggere, a scrivere il suo nome, a contare e pian piano a risolvere i primi problemi.

E' il momento del compagno di banco, delle merendine condivise e dei primi batticuori. una folata di vento gira le pagine del libro della vita e la famiglia si ritrova davanti ad un altra sfida...l'adolescenza è in arrivo...Cosa potrebbe andare storto?


F. Musante "I libri si aprono, le pagine sorridono"




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