La vergogna.

Definiamo “vergogna” un’emozione negativa legata alla percezione che abbiamo di noi stessi. Un’emozione complessa e di forte intensità che ha un importante impatto negativo sul benessere personale: si ha la sensazione di sentirsi nudi di fronte al mondo, ci fa sentire giudicati dagli altri e ci fa credere di essere inferiori.
Le emozioni si suddividono in primarie e secondarie.
La vergogna è un’emozione secondaria, ovvero rientra nella categoria di emozioni che vengono apprese e si sviluppano in seguito all’interazione sociale, infatti, inizierebbe ad emergere dopo il secondo anno di vita. Essa si verifica in risposta all’esposizione della propria persona in un contesto di regole di condotta condivise o in un gruppo sociale.
Le emozioni primarie invece sono presenti sin dalla nascita, come la rabbia, la paura, la tristezza, la gioia e la sorpresa.
Alcuni studiosi definiscono la vergogna come l’emozione dell’autoconsapevolezza, in quanto si sperimenta attraversa una auto-valutazione dei propri modelli comportamentali visti in un'ottica fallimentare: ci sentiamo piccoli, imperfetti, disprezzabili o inferiori. Questo riduce la nostra autostima ed aumenta in noi un senso di impotenza.
La vergogna è un’ emozione strettamente legata ai modelli culturali a cui ognuno di noi sente di appartenere ed è connessa al senso di competenza sociale. Per comprendere infatti le cause della vergogna, occorre valutare il rapporto tra regole sociali, esperienze individuali e anche coerenza psichica dell’ individuo.
Una persona che prova vergogna si sentirà insicura e frustrata per non essere chi vorrebbe essere ed avrà paura che alcune persone formulino dei giudizi negativi nei suoi confronti.

Un comportamento tipico che si mette in atto in risposta alla vergogna è quello di nascondersi e di distogliere lo sguardo, come sperando di essere invisibili.
Generalmente vengono distinte due macro-categorie di vergogna:
·vergogna esterna: si verifica quando vediamo una minaccia dall’esterno e pensiamo che gli altri ci stiano giudicando negativamente;
vergogna interna: si verifica quando ci auto-critichiamo e ci auto-svalutiamo.
Esiste anche un’altra distinzione:
vergogna primaria: si associa al timore di poter compromettere la propria buona immagine;
vergogna secondaria: deriva dal vergognarsi dei propri processi emotivi.
Perché proviamo vergogna?
I fatti che originano la vergogna sono moltissimi. Eccone alcuni:
dell’ essere: sentiamo disprezzo per la nostra persona;
del fare: sentiamo di aver fatto qualcosa di sbagliato;
per le lodi: sentiamo di non meritare gli apprezzamenti che stiamo ricevendo;
metavergogna: ci vergogniamo di vergognarci;
transpersonale: ci vergogniamo della nostra famiglia, cultura o paese;
transitiva: il nostro comportamento causa vergogna in un’altra persona
La vergogna è associata a diverse altre emozioni, come ad esempio il senso di colpa.
Vi sono dei punti fondamentali che differenziano queste due emozioni:
la vergogna mette in discussione la propria persona ed implica una valutazione negativa del sé;
il senso di colpa si posiziona a livello comportamentale, senza includere il proprio sé non nella sofferenza emotiva;
la vergogna è legata alla percezione di auto-fallimento, mentre il senso di colpa deriva dalla trasgressione di una norma;
nella vergogna ci si preoccupa del giudizio degli altri, la colpa si focalizza sul giudizio che la persona stessa formula nei propri stessi confronti;
la vergogna promuove azioni come il nascondersi, la negazione, la fuga, la difesa, e la rabbia, mentre nella colpa un elemento fondamentale è la possibilità di riparazione.
Consigli utili
In caso di una vergogna eccessiva che causa un profondo disagio che perdura nel tempo, ecco alcuni consigli:
riconoscere e accettare che la vergogna è una reazione che fa parte del nostro mondo emotivo;
riflettere sulle sue conseguenze che ha sulla nostra vita;
porsi delle domande per analizzare quanto gravi sono le azioni commesse.
raccontare a una persona di fiducia l’accaduto, questo servirà a ridimensionare l’importanza dell’accaduto.
Quando si sperimenta vergogna e non si riesce a uscire da emozioni tanto intense, chiedere l'aiuto di uno psicologo è sempre un’ottima scelta, in quanto un professionista può aiutare a identificare e superare la vergogna, favorire la sospensione del giudizio negativo verso sé stessi e recuperare l’autostima.

Bibliografia:
- Anolli, L., La vergogna. Quando la nostra immagine va in frantumi, Bologna, Il mulino, 2010.
- Battacchi M.W, Vergogna e senso di colpa. In psicologia e nella letteratura, Milano, Raffaello Cortina, 2002.