Sapiosessualità. Quando a sedurti è il cervello e non il fisico.

Correva l'anno 2014.... Sul famoso sito di incontri "OKCupid" appare un nuovo orientamento sessuale: "Sapiosexual"... come a dire: "Ehi Ciao mi chiamo Tizio, sono impiegato, ho 40 anni e sono sapiosessuale".
Da quel momento il termine si è diffuso, ad oggi quasi 10.000 persone su OKCupid si dichiarano sapiosessuali. Ma non solo, sui social sta prendendo sempre più piede e accanto ai vari orientamenti sessuali, come "asessuato", "demisessuale", "queer" compare anche "sapiosessuale". E' arrivato anche in Italia. E siccome dobbiamo stare al passo coi tempi cerchiamo di capire cosa si intende per sapiosessualità.
Le ricerche in merito non sono ancora molte ma l'attenzione di psicologi, sessuologi, sociologi e ovviamente dei mass media sta crescendo in tutto il mondo. Dunque cosa possiamo dire in merito?
Cosa significa sapiosessualità?
Partiamo dall'etimologia del termine:
Sapiosessualità deriva dal latino sapientia (sapienza, saggezza) e sexus (sesso). Avrete già capito dove si va a finire: attrazione sessuale per la sapienza, la cultura, il cervello brillante, il QI (Quoziente Intellettivo) alto. Questo letteralmente, in realtà la questione è più complessa ovviamente e meno categorica.
Avete di fronte Can Yaman? Brad Pitt? Roul Bova? Belen Rodriguez? Monica Bellucci? Niente da fare se non sanno intrattenervi con una conversazione coinvolgente, profonda e colta... poco importa se non capite nulla di cosa dicono..... devono circondarvi di parole, inondarvi col tono caldo e seducente della loro voce mentre parlano di problemi esistenziali, o delle ultime ricerche in fisica quantistica o dell'ultima mostra a New York di un artista astrattista.

Già... il sapiosessuale è una persona che si attiva sessualmente, si eccita se percepisce di avere a che fare con una persona intelligente e colta.
In realtà dire "intelligente" non è propriamente corretto: l'intelligenza, come quel grande uomo di Howard Gardner ha dimostrato, è un costrutto multidimensionale: esistono tante intelligenze (logico-matematica, verbale, musicale, motoria, emotiva, interpersonale, spirituale, visuo-spaziale, ecc). Quindi ci potrebbero essere sapiosessuali attratti da persone erudite, esperti in filosofia, storia, o politica; altri potrebbero essere attratti da individui con notevoli doti artistiche, altri ancora dalla capacità di problem solving e dal talento nelle materie matematiche e razionali.
In poche parole il sapiosessuale adora il cervello umano anziché l'aspetto fisico e l'unico "rischio" è che a letto possa chiederci di parlare della teoria della relatività o di citare Platone!
La sapiosessualità è una patologia?
Assolutamente NO!
Potrebbe diventare una forma di devianza se caratterizzata da fantasie e/o comportamenti inappropriati che causano sofferenza alla persona o agli altri.
Tendenzialmente si definisce come un orientamento sessuale ma anche qui non c'è accordo, ad esempio la dottoressa Debby Herbenick, educatrice sessuale e docente di salute pubblica presso l’Università dell’Indiana, sostiene che si tratta di un tipo di identità e in effetti sono molti gli eterosessuali, omosessuali e bisessuali che si dichiarano sapiosessuali.
Dunque chi è il sapiosessuale?
Semplicemente una persona che, essendo umana, subisce il fascino di un uomo o di una donna attraente fisicamente ma l'aspetto fisico non sortisce in lei alcun effetto, nessun desiderio particolare perché ciò che la attrae è la percezione di avere davanti una persona intelligente, che non significa necessariamente avere un QI alto o sapere tutto di tutto ma significa trovare piacere nella conversazione, nelle parole nella competenza, in qualsiasi campo.
Il dialogo diventa una forma di intimità, la parola attiva emozioni, passioni, interesse.
Il dialogo diventa un gioco di seduzione tra due menti, alimenta il desiderio: non ha fretta, lascia spazio all'attrazione mentale, all'aggancio mentale (ricordiamoci sempre che mente e corpo sono uniti in modo indissolubile).
La persona "intelligente" per il sapiosessuale è una persona che riesce a conversare in modo brillante, coinvolgente, con empatia, che è interessato al punto di vista dell'altro ed è disposto a confrontarsi.
Quando una persona riesce ad affrontare un argomento in modo abile, coinvolgente e con interesse nel sapiosessuale si accende una fiamma.
Dunque non dobbiamo pensare al "Furio" interpretato da Carlo Verdone (in Bianco, Rosso e Verdone) né ai "mister o miss so tutto io" ma dobbiamo pensare ad una persona amante del dialogo, della cultura, interessato alla conversazione e dunque anche al punto di vista dell'altro.
Questo è quanto afferma la maggior parte dei sapiosessuali intervistati dal New York Times nel 2017 (in fondo all'articolo nella sitografia è riportato il link dell'articolo) e da altre testate giornalistiche nel mondo.
Quali motivazioni si celano dietro la sapiosessualità?
Bella domanda. L'essere umano è complesso si sa e non si possono fare categorizzazioni

né individuare cause certe. Possiamo solo fare delle ipotesi, non valide per tutti ovviamente perché ognuno ha una propria storia, una propria personalità. Ognuno di noi è un universo, unico, profondo, immenso. La bellezza dell'umanità risiede in questo!
Da quanto emerso da alcuni studi tuttavia sembrerebbe che la persona intelligente provochi eccitazione nel sapiosessuale perché in un certo senso lo allontana dalle convenzioni, dalla superficialità quotidiana e anche dai pesi della propria vita. A tale persona attribuisce quindi delle qualità, come il rispetto, la capacità di prendere delle buone decisioni, e risolvere i problemi, la comprensione e dà dunque un senso di protezione e di sicurezza. In alcuni infatti la persona considerata "intelligente" dona un senso di stabilità.
In persone con bassi livelli di autostima o tratti dipendenti di personalità si può attivare l'ammirazione per l'altro, colto e sapiente, perché vedono in lui ciò che sentono mancare a loro e non ci riferiamo all'intelligenza ma alla sicurezza di sé, al senso di autoefficacia.
Ma forse potrebbe essere anche più semplice e ovvio di così. Insomma inventare nuovi termini ci piace tanto ma alla fine l'attrazione mentale, l'attrazione per l'intelletto esiste da sempre. Gli uomini costruiscono barzellette e aneddoti fin dall'antichità sulla predisposizione femminile all'attrazione mentale! Dunque la sapiosessualità potrebbe semplicemente essere un aspetto della nostra personalità, più accentuata in alcuni, una predilezione per alcune caratteristiche del nostro partner ideale.
Quello che vogliamo dire è che i nuovi termini di tendenza portano con loro il rischio di creare delle etichette, delle categorie che favoriscono il nascere di pregiudizi e stereotipi.... Il nostro intento invece è come sempre quello di mantenere gli occhi aperti sull'attualità ma sempre con spirito critico, esercitando l'arte del mettere in dubbio tutto, di documentarsi, interrogarsi e di ricercare informazioni di alta qualità. E soprattutto il nostro principale interesse è l'essere umano, sono le vostre storie, i vostri punti di vista e se siete sapiosessuali o vi sentite sapiosessuali scriveteci!
In questo articolo abbiamo fatto riferimento alla letteratura esistente (non in maniera esaustiva ovviamente) e al parere di esperti psicologi, sessuologi e sociologi ma siamo consapevoli di quanto ancora poco si sappia e se sia davvero possibile parlare di sapiosessualità. La vera fonte di informazioni siete voi! Ci e vi terremo aggiornati!
“Scopare la mente di una donna è vizio da raffinati intenditori, tutti gli altri si accontentano del corpo.“ (C. Bukowski)
Bibliografia:
R.J. Levin, S. Both, J. Georgiadis, T. Kukkonen, K Park, C.C. Yang, (2016). "The Physiology of Female Sexual Function and the Pathophysiology of Female Sexual Dysfunction" (Committee 13A). Journal of Sexual Medicine, 13(5), 733-759.
S. Capodieci, L. Boccadoro (2012), "Fondamenti di sessuologia", in Psicologia ed Educazione
M. Recalcati (2021), "Esiste il rapporto sessuale? Desiderio, amore e godimento"
Sitografia:
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0160289617301551#
https://www.repubblica.it/salute/ricerca/2018/01/16/news/quando_l_intelligenza_e_sexy-186616415/